Che la Lombardia sia la regione italiana più vitale e dinamica, non ci sono ormai dubbi: essa traina l’intera nazione e si pone quale punto di riferimento anche in Europa.
L’eccellenza regionale si declina in molti modi, dal patrimonio artistico all’efficienza industriale, da un intelligente sfruttamento del territorio a una natura varia e mutevole. A livello enogastronomico, spicca la qualità della ristorazione, sostenuta dalla politica locale con sostegni economici per le attività del settore.
La cucina lombarda: bolliti, risotti e la polenta
La cucina lombarda ha diverse ramificazioni a seconda del luogo di origine. Essendo di tradizione agricola, si basa su ingredienti semplici e su cotture molto lunghe, di cui i bolliti, gli intingoli e gli stufati sono i maggiori rappresentanti.
Tipica della cucina locale è la celebre polenta, servita con accompagnamento di carne, pesce e verdure; altra specialità è il risotto, grazie alle tantissime risaie presenti nella Pianura Padana: il più conosciuto risotto è quello allo zafferano e midollo, di provenienza milanese. Nella zona di Varese è da provare la urgiada, la zuppa d’orzo tipica del posto.
La cucina lombarda: i piatti a base di pesce
Contrariamente a quanto si possa pensare, la cucina lombarda vanta anche piatti a base di pesce, questo grazie alla presenza di moltissimi laghi sul suo territorio. Da essi vengono i pesci di acqua dolce utilizzati per la preparazione di alcune pietanze, come la trota, il persico e le alborelle fritte o in carpione.
Altre specialità di pesce di grande prelibatezza e largamente apprezzate non solo dai lombardi, sono l’oca arrosto, il fagiano e il pollo ripieni, gli agoni del lago seccati e pressati con foglie di alloro.